Todor Andreevski
Naufragio
Liane, gesso | Stampa fotografica
2018

 

L’opera Naufragio, composta da elementi scultorei e da una serie fotografica, mostra l’interpretazione personale dell’artista sul territorio, ragionando sulla figura della strega e delle forze che la governano. Gli oggetti a corredo del set fotografico – delle corone e una barca – sono stati costruiti con liane raccolte dall’artista sulla strada che conduce alle rovine del Castello di Lozio. A queste ha aggiunto poi uno strato finale di gesso, che crea così un colore bianco di base, il quale si oppone al nero della strega – così come la barca entra in contrasto con la scopa volante – e diventa così un modo per neutralizzare la magia oscura e gli spiriti maligni. Questi oggetti richiamano a simboli forti nella religione cristiana e in questo modo proteggono la popolazione. Per questo, vengono dapprima portati in un viaggio purificatore attraverso il paese, per poi approdare alla Casa-Museo, da dove continueranno ad assicurare una protezione. L’artista documenta questo percorso condotto da Placido, il quale interpreta il ruolo di uno spirito buono che si dona come volontario a vegliare sugli abitanti, preparando per questo un rituale al fine di purificare Lozio dagli incantesimi maligni, traendone le forze necessarie per trasformarli in energia benefica.

todor

TODOR ANDREEVSKI

Madan – Bulgaria, 1988

 

Todor Andreevski è nato in Bulgaria. Successivamente si sposta in Francia, dove studia Arte. Ottiene un MA in Fine Arts alla Panthéon-Sorbonne University di Parigi e un MA in Visual Arts alla Paris-Cergy Arts School. Ha studiato Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Attualmente vive e lavora nei sobborghi parigini.

*BACKSTAGE