Roberto Picchi e Nicola Zanni
Qualcosa per fare
Cera, legno
2019

 

Il progetto Qualcosa per fare si presenta come uno studio centrato e mirato nel filtrare informazioni provenienti direttamente ed esclusivamente dal vissuto quotidiano della Valle di Lozio.
Partendo da un’attenta valutazione degli oggetti presenti nel museo, i due artisti hanno esplorato la dimensione antropica del luogo e le sue memorie tangibili rimaste dal passato. Gli artisti hanno effettuato una selezione tra le centinaia di strumenti presenti in museo, scegliendone così otto incerti, dubbi e suggestivi per aspetto, funzionalità e collocazione. Tutti i punti interrogativi relativi agli oggetti individuati sono stati rivolti direttamente ad alcune persone del luogo per mezzo di interviste all’interno del museo. Ciò che è nato dalle risposte è stata una moltitudine di racconti ed ipotesi del tutto collocabili per convinzione e costruzione linguistica, in un sapere che oltrepassa la realtà ed allo stesso tempo conferma le suggestioni. Informazioni ed esperienze che si condensano e sedimentano nell’elaborato finale dei due artisti, che consiste in una serie di repliche in cera degli originali, in cui traspaiono le fasi di uno studio che ha sempre consapevolmente messo in primo piano l’apertura a qualsiasi variazione, possibilità, critica e contaminazione.
Qualcosa per fare si configura come un modo per ricostruire dei ricordi, attivando la memoria del luogo attraverso l’individuazione di pratiche e oggetti che rivelano delle presenze e dei caratteri generali modificatisi – o addirittura scomparsi – nel tempo.

ROBERTO PICCHI E NICOLA ZANNI

Erba – CO, 1996 // Lovere – BG, 1995

 

Roberto Picchi and Nicola Zanni are both students of the Painting course at l’Accademia di Belle Arti G. Carrara in Bergamo.

Roberto Picchi’s artistic research focuses on stories of those who were able to see with their own eyes what was once and now is no longer, which become a way to investigate the dialogue between the past and the present. His research is deeply linked to the themes of memory, time, meteorology and the environment, which are investigated and highlighted within his works.

Nicola Zanni’s artistic research particularly considers his own origins: they are intended both at a generational level, with a strong involvement of themes such as memory and latent tensions that inhabit the daily scene, both at the territory and the habitat, with inner needs that relate to the outside, in a wider and more proactive overview.

*BACKSTAGE